Barlumi stroboscopici di superfici domestiche vittoriane e ombre geometriche trasformano il mondo fisico in un’allucinazione impressionista. Altrove, uno spettro emerge dalle profondità del cinema espressionista tedesco.
In una camera oscura, sono state disposte su una superficie 50 strisce di pellicola non esposte su cui è stato proiettato un fotogramma di La sortie des ouvriers de l’usine Lumière per creare un nuovo tipo di film…
Antonia è una cantante lirica dalla bellezza non comune, al contempo florida e triste. Quando viene ricoverata in un istituto di riabilitazione dopo un tentativo di suicidio, il legame con i suoi familiari è irrimediabilmente compromesso. Solo la sorella è toccata nel profondo dalla vicenda.
Questo incredibile non-documentario dal re degli zozzoni Joseph P. Mawra si impegna al massimo per rappresentare le “traversie” delle lesbiche nel 1965 circa. Certo, è solo un film grindhouse per i colletti bianchi, ma è anche un sorprendente “documentario casuale” sul Village degli anni ’60.
Sepolti nelle profondità dei sotterranei del British Museum, nascosti in buste di plastica e scatole di legno, vi sono moltissimi artefatti africani rari e antichi. Un giorno, queste opere vengono svelate per la prima volta, mostrando l’enorme quantità di arte africana rubata dalle forze coloniali.
Un gruppo di sei sommozzatori specializzati in operazioni a elevata profondità vive per tre settimane in fondo all’oceano. Tra turni nella camera di decompressione ed esperimenti a bordo della piattaforma Luna, tutti devono attenersi a rigidi protocolli.