Past and present collide in a modern-day Amsterdam haunted by its history. As a narrator details significant events that took place in the Dutch capital during the Nazi occupation from 1940 to 1945, contemporary footage shot between 2020 and 2022 captures the exact locations where they occurred.
If history is written by the victors, where does that leave those who were never allowed to be part of the game? A collective of queer athletes enters the Olympic Stadium in Athens and sets out to honour those who were excluded from standing on the winners’ podium.
Barlumi stroboscopici di superfici domestiche vittoriane e ombre geometriche trasformano il mondo fisico in un’allucinazione impressionista. Altrove, uno spettro emerge dalle profondità del cinema espressionista tedesco.
Daniella Carter, Koko Da Doll, Liyah Mitchell e Dominique Silver, quattro donne transgender nere che lavorano nel settore del sex work di Atlanta e New York, raccontano storie di resilienza, sopravvivenza e identità sfidando gli stereotipi e rivelando la dura realtà del loro mondo.
Claire Simon osserva la quotidianità del reparto di ginecologia di un ospedale parigino, dove incontra pazienti in ogni fase della vita, giovani e anziane, cisgender e trans. Si intrecciano così storie uniche di fertilità, transizioni di genere e tumori, compresa quella della regista stessa.
Due registi irlandesi tornano a casa e riflettono sul loro rapporto con l’Irlanda e con la loro patria adottiva, l’Inghilterra. Esplorano le loro esperienze legate all’avanzare dell’età, all’essere genitori e alla malattia mentale, oltre alla storia brutale sotto al pesante suolo irlandese.
Il disconoscimento della propria identità resta per molte trans una seconda morte, quella della loro memoria. Le famiglie si vergognano e così funerale, cerimonia e tumulazione avvengono in gran segreto tra pochi intimi, frettolosamente manomesse nell’estetica. Sulle lapidi viene stampato il loro nome da uomo, in un’identità che mai più sarà quella da loro scelta durante la loro la vita terrena. È quello che accade ad Antonia, sepolta con il suo nome di battesimo, Giampaolo, nell’indifferenza dei più. Vent’anni dopo, il ritrovamento di una lettera spinge le sue migliori amiche, Porpora e Nicole, a organizzare un ritrovo della Memorabile Famiglia Reale, il gruppo di elette nella sconfinata costellazione trans, per rivivere un’intera giornata tutte assieme nell’appartamento storico, come facevano nei favolosi weekend di molti anni prima.
Sepolti nelle profondità dei sotterranei del British Museum, nascosti in buste di plastica e scatole di legno, vi sono moltissimi artefatti africani rari e antichi. Un giorno, queste opere vengono svelate per la prima volta, mostrando l’enorme quantità di arte africana rubata dalle forze coloniali.
Nella San Francisco degli anni ’70, il 20enne coreano Chol Soo Lee viene arrestato e condannato per un omicidio legato alle gang di Chinatown solo per motivi razziali. Quando il giornalista investigativo K.W. Lee si interessa al caso, dà il via a un movimento di giustizia sociale senza precedenti.
Durante il lockdown del 2020, Lucrecia Martel torna a casa a Salta, nella regione più conservatrice d’Argentina. Qui seguì la cantante Julieta Laso, che le presenta un gruppo di musiciste ribelli che si scambiano sguardi, canzoni e idee intorno a un falò.
In Train Again, Peter Tscherkassky condensa la lunga storia delle ferrovie al cinema in un’eccitante onda d’urto, creata come un sentito omaggio a un’altra leggenda del cinema sperimentale, Kurt Kren (1929-1988).
Jean, il più giovane di una grande famiglia, è cresciuto in una comunità influenzata da Chris, una guida spirituale. Dopo aver ricevuto una cassetta da sua sorella, riscopre le voci e i suoni del suo passato e decide così di seguire le orme di Chris, solo per scoprire il segreto di famiglia.
Le leggende etiopi narrano che il khat, una pianta stimolante, fu scoperta dagli imam sufi in cerca dell’eternità. Attraverso un viaggio spirituale nel commercio del khat, il film racconta storie di repressione governativa, fantasie mistiche e pericolosi viaggi fuori dai confini nazionali.
La regista Catarina Vasconcelos scava nei ricordi dei suoi antenati. Suo nonno Henrique, ufficiale di marina, sposò sua nonna Beatriz quando lei compì 21 anni e trascorse lunghi periodi in mare, lasciandola a casa con sei figli. Questo è l’inizio di una saga familiare.
Una band amatoriale della bohémien Istanbul parte per una tournée improvvisata in Anatolia, vivendo lo spirito ramingo della loro musica. Sperano di condividere le loro canzoni e il loro amore con la gente del posto, che non si aspettava il loro arrivo.
Medici, inservienti e residenti inanimati di un ospedale pubblico di Istanbul costituiscono un microcosmo a parte. Mentre la telecamera si muove attraverso le corsie buie, passa dalla sala operatoria all’obitorio, tra la vita e altri stati, tra il reale e il virtuale.
Questo film ci invita a guardare le mucche e di avvicinarci a loro, a vedere sia la loro bellezza che la difficoltà delle loro vita. Non in modo romantico, ma in modo reale. È il film sulla quotidianità di una mucca da latte e sul grande servizio che ci rende.
Roma, 1968: l'artista Pino Pascali, all'apice del percorso artistico, muore a poco più di trent'anni in un incidente in motocicletta. Cinquant'anni dopo il Museo Pascali di Polignano a Mare, in Puglia, terra d'origine di Pino, compra ed espone la sua opera Cinque Bachi da Setola e un Bozzolo. Attraverso le fotografie di Pino Musi e dello stesso Pino Pascali, il racconto del ritorno di un’opera nei luoghi delle proprie origini è l'occasione per una riflessione su Pascali, in una dimensione narrativa in cui spazio e tempo si piegano e si cancellano.
Hanno detto che si stava avvicinando una tempesta, ma stiamo ancora aspettando. La vita continua a Hong Kong, mentre tracce di manutenzione civica si trasformano in luoghi di ricordo. Strutture decorative imitano la natura e a volte si guastano, tramutando spettacoli comuni in segnali d’allarme.
Poesia, letteratura, dipinti e vecchi film sono il materiale di questo saggio lirico e della struttura insolita su “Le Moulin”, un collettivo di poeti taiwanesi che negli anni ‘30 protestò contro la superiorità culturale dell’invasore giapponese e la dominazione del realismo in poesia.
Delle matriarche si sono riunite intorno a un telaio a tensione, una tecnica antichissima tramandata dalle donne della Mesoamerica. Dipanandosi come un intreccio di figure e i gesti di questo mestiere, il film si muove tra lo spazio domestico, un museo archeologico e una cooperativa di tessitrici.
A Cambodian Spring descrive la violenta e caotica ondata di cambiamento che ha invaso la Cambogia contemporanea. Il regista ha seguito per 6 anni tre attivisti nelle loro campagne contro le ingiustizie che li circondano in nome del progresso, dello sviluppo e della democrazia.