Bachmann è un professore ormai prossimo alla pensione che dedica i suoi ultimi momenti nel mondo dell’insegnamento al creare un profondo ed equilibrato sistema di comprensione reciproca tra i suoi alunni di diverse provenienze nazionali e linguistiche. L’integrazione e la condivisione di idee sono le chiavi con cui Bachmann prova a superare i dettami dell’insegnamento tradizionale per aprirsi a nuove prospettive. Un film che parla a tutti, senza barriere.
Ambientato tra 1987 e il 1997 a Manhattan "All the Streets Are Silent: The Convergence of Hip Hop and Skateboarding" documenta un periodo in cui i marciapiedi di New York prosperavano grazie a due subculture di riferimento che hanno iniziato a integrarsi: hip-hop e skateboard. Con una soundtrack iconica e la narrazione di Eli Morgan Gesner, il regista Jeremy Elkin rievoca la magia di quel periodo esaltante con inedite immagini di repertorio e testimonianze di famosi personaggi allora ragazzi di strada, come Rosario Dawson, Fab5 Freddy, Stretch Armstrong, Leo Fitzpatrick, Moby e Darryl McDaniels.
Nato in una famiglia di origini popolari, attratto dalla melodia dall'età di quattro anni, Ezio Bosso (1971-2020) si è imposto come interprete, direttore d'orchestra e compositore grazie a una disciplina strettissima, una curiosità da cosmopolita e una passione bruciante per la musica. Caratteristiche che, insieme a una capacità comunicativa eccezionale, lo hanno reso riconoscibile e amato dal pubblico, anche quello che abitualmente non ha dimestichezza con la classica e i concerti di sinfonica. Allievo di Claudio Abbado e sostenitore della sua concezione della musica come bene comune, non patrimonio elitario chiuso nelle sale da concerto, nel 2011, scoprendo di soffrire di una malattia neurovegetativa, aveva lasciato il contrabbasso e si era concentrato, con determinazione se possibile ancora maggiore, sul piano, sulla composizione e sulla direzione, per portare il più possibile la sua musica nei teatri. Anche in tv, sul palco di Sanremo.
Questo nuovissimo documentario percorre la vita e la morte di Diego Armando Maradona. Una storia mai raccontata fatta di vizi e violenza. Attraverso tantissimi filmati inediti viene esplorato come la notorietà, il talento e l'abuso di droghe abbiano reso il Pibe de Oro «l’essere umano più estremo dei nostri tempi».
Una giovane madre ed i suoi due bambini lasciano l'Italia durante la pandemia per raggiungere il marito nel suo paese di origine, in Asia, dove ha avuto inizio la pandemia; Un viaggio che si rivela difficile tra divieti, quarantene, restrizioni e violazioni dei diritti umani. Contributi scientifici e toccanti storie di umanita' e speranza, rendono questo documentario una memoria storica da visionare nel tempo, per ricordarci un evento planetario che ha segnato l’umanità e che rimarrà indelebile nella mente di tutti i giovani di oggi, fino alla loro vecchiaia, un po’ come i nostri nonni che a distanza di 60 anni continuano a non dimenticare avvenimenti di guerra vissuta da piccoli. Un DocuFilm scritto e prodotto da : Ruben Maria Soriquez e Luca Redavid
A nord-est della Siberia, nel remoto villaggio di Lorino, la caccia alle balene rappresenta ancora oggi una garanzia fondamentale per la sopravvivenza della piccola comunità.
Scossa dall’idea del tempo che scorre e non ritorna, Charlotte Gainsbourg ha iniziato a guardare a sua madre, la cantante e attrice Jane Birkin, in un modo per lei inedito, spingendo entrambe a superare un reciproco senso di riservatezza. Poco alla volta Charlotte e Jane si aprono l’una all’altra, entrambe facendo un passo indietro e lasciando che il rapporto madre-figlia finalmente si schiuda di fronte all’obiettivo della macchina da presa.
La madre, l’amante, la committente, la dea: le ‘protagoniste’ della vita di Raffaello sono anche dei superbi ritratti femminili che permettono di raccontare il pittore da una nuova prospettiva e indagare sulla sua continua ricerca della bellezza assoluta.
Trent'anni dopo l'uscita del suo film JFK (1991), il regista Oliver Stone esamina le prove recentemente desecretate relative all'assassinio del presidente John F. Kennedy, avvenuto a Dallas il 22 novembre 1963.
Un percorso musicale e visivo, illustrato attraverso due anni di concerti. In questo modo, Cristiano, il figlio di Fabrizio De André, ripropone un album oltre all'eredità politica, artistica e umana di un grande poeta, quale fu il padre.
La vita dell'attore e musicista svedese Björn Andrésen è cambiata per sempre all'età di 15 anni, quando ha interpretato Tadzio, l'oggetto dell'ossessione di Dirk Bogarde in Morte a Venezia, di Luchino Visconti. Il ruolo portò il regista a definirlo "il ragazzo più bello del mondo".
Ferruccio, un ragazzo di quindici anni figlio di un eroe della Prima Guerra Mondiale, si ritrova a combattere tra le fila degli ultimi difensori della Repubblica di Salò. Ne scrive giorno per giorno in un diario in cui racconta anche i destini delle due sorelle maggiori, Liliana e Maria Grazia, sposate rispettivamente ad un fascista e ad un partigiano comunista. Il ragazzo è un vecchio zio del regista che guidato da quel diario inizia una ricerca nel passato della sua famiglia.
Questo film autobiografico è stato girato pochi mesi prima che venisse a mancare la leggendaria Anita Ekberg, costretta su una sedia a rotelle in una casa per anziani nei dintorni di Roma. Con sottile sarcasmo, racconta aneddoti privati, la tristezza della solitudine, di amori passati, amici persi ed il sogno di continuare a recitare. Dopo la sua scomparsa il film ed il materiale aggiuntivo non fu montato. Solo più tardi venne deciso che Anita - la Diva ed amica - meritasse un ultimo tributo.
The Pinocchio Project è la storia di un progetto non realizzato, un sogno a cui Stanley Kubrick ha lavorato per più di vent'anni: la storia di un bambino robot che vuole diventare umano per poter essere amato.Gli scrittori che hanno collaborato a questo sogno descrivono la loro lunga e a volte infruttuosa collaborazione con il grande regista, aiutandoci a scoprire le idee di Kubrick sull'intelligenza artificiale e sull’umanità tutta e a darci la chiave del perché quel sogno, durato vent'anni, è rimasto in un cassetto.
Ludovico de Maistre, Gabriele Saluci, Daniel Mazza e Stefano Cantarini sono quattro amici viaggiatori che decidono di unire le forze e sfruttare il potere dei social media per acquistare un mini bus da regalare alle bimbe vittime di abusi del villaggio di Ibbawale, in Sri Lanka. Ma prima di consegnare il grande regalo dovranno attraversare tutto il Paese in un viaggio ricco di momenti emozionanti, situazioni esilaranti, incontri sensazionali e inconvenienti imbarazzanti. Riusciranno a portare abbastanza allegria senza fare troppi danni?
Documentario dedicato alla giornalista iraniana Masih Alinejad, esule negli USA e impegnata per i diritti delle donne musulmane.
Documentario che delinea un ritratto di Lucio Dalla, il cantautore bolognese e paroliere irriverente. È un viaggio nell'immaginario poetico dell'artista, che ripercorre non solo la vita dell'autore, ma la sua carriera, e mescola realtà e immaginazione, attingendo a un abbondante bacino, dato dai vari repertori, che contengono materiali pubblico e privato. Attraverso il racconto e le canzoni dello stesso Dalla, viene ritratta anche l'Italia tra gli eventi tragici e il florido boom economico.
Covid-19. La vita di un giovane impiegato cambia durante il blocco. Da solo a casa, dovrà lavorare al computer, prendersi cura delle piante e superare la propria solitudine. Tutto sembra perduto, ma qualcosa cambia.
Un'artista fa amicizia con il tossicodipendente ladro che ha rubato i suoi quadri. Diventa persino la sua più stretta amica e aiutante quando l'uomo rimane ferito in un incidente d'auto e necessita di cure a tempo pieno, nonostante i suoi dipinti non vengano rinvenuti. Un giorno, però, cambiano le carte in tavola.
Roma, Italia, giugno 1993. Antonietta De Lillo e Marcello Garofalo intervistano il leggendario regista italiano Lucio Fulci (1927-96).
Nasim è una free climber, l’unica donna capace di aprire nuove vie in Iran. Ha due montagne da scalare, fisica e culturale, dal momento che la sua passione confligge con le regole che limitano la libertà delle donne nel suo paese. E ha un sogno: aprire una nuova via sulle Alpi.
Ferruccio Castronuovo è stato l'unico occhio autorizzato, tra il 1976 e il 1986, a filmare il geniale regista italiano Federico Fellini (1920-1993) nella sua intimità personale e creativa, per catturare gli ingranaggi del suo grande circo, le sue fantastiche bugie e le sue folli invenzioni.
Oscar, non proprio più un bambino, scava per i rottami metallici per suo padre. Trascorre la sua vita in discariche improvvisate tra ciò che rimane degli avanzi. Mondi a parte, ma vicini, c'è Stanley. Riordina la chiesa in cambio di un'ospitalità monetizzata, raccoglie frutti, alleva pecore: tutto ciò che tiene occupato il suo corpo estraneo. Oscar, il giovane siciliano, e Stanley il nigeriano non sembrano avere molto in comune. Tranne la sensazione di essere gettati nel mondo, di subire lo stesso rifiuto, la stessa travolgente ondata di scelte imposte loro dagli altri.
1967-1977: un decennio che ha cambiato la società e l'assetto dell'arte contemporanea, uscita dai musei e dalle gallerie formali per riversarsi in strada, o in spazi alternativi, all'insegna della libertà espressiva. A Torino e a Roma, a Milano e a Napoli, a Venezia e ad Amalfi, l'arte sottolinea le contraddizioni dell'epoca, si unisce alle proteste sindacali e ai movimenti giovanili, e realizza opere concentrandosi non più sull'oggetto ma su azioni e performance che coinvolgono direttamente il pubblico, determinando un impatto sociale pronto a diventare politico. La rivoluzione siamo noi cita Joseph Beuys, uno degli esponenti di spicco di questo nuovo modo di intendere un'arte "fuori dai sistemi vetusti della cultura", per ripercorrere quegli anni ruggenti, tracimanti creatività ed entusiasmo, e convinti di poter cambiare il mondo.